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Presentazione

26 febbraio 2017 7 26 /02 /febbraio /2017 15:17

Durante la bella stagione uno dei divertimenti maggiori, e diciamo pure,  piu’ originali  specie  se  si vogliono  festeggiare familiari e amici. è senza dubbio  una grigliata  all’aria aperta. Se questo è nei tuoi progetti  ecco   giunto il tempo di  apprestarti a mettere fuori, o sul balcone-terrazzo  o in aperta campagna,  il tuo barbecue.  Non  rinunciare a questo sano divertimento , ritenendo  la pulizia del barbecue alquanto problematica una volta terminata la grigliata. Non è del tutto vero! In effetti pulire il barbecue è un lavoro semplice e veloce  e per renderlo ancor piu’  agevole  ti basterà seguire i consigli pratici che troverai  nella presente guida.

Innanzitutto, prima di apprestarti al lavoro di pulizia, assicurati che la griglia non sia ancora calda,  non solo perché potresti bruciarti, ma  oltremodo perché alcuni prodotti di pulizia reagiscono in modo differente  se usati su superfici calde. Infatti, come ti sarà certamente noto, i prodotti per la pulizia, a contatto con superfici calde, possono emanare esalazioni dannose all’organismo. Controlla anche  che i residui di carbone del piano superiore  siano completamente spenti.  

Fatto ciò, comincia con lo svuotare  il raccoglitore cenere sotto il grill  servendoti  di  una piccola paletta.  Successivamente , munito  di uno scopino a frusta,  pulisci la base del barbecue. Fatto questo lavoro di prepulizia,  passa pure a strofinare e ad eliminare  con un raschietto  tutte le incrostazioni  di cibo,  specie quelli più ostinate e induritesi alquanto.  Spruzza pure  l'interno della griglia e il coperchio con un pulitore da forno.
 Chiudi il coperchio e  attendi  il tempo necessario che ti viene indicato sulle istruzioni della confezione  perché il prodotto agisca, fino a sciogliere  bene il grasso e la sporcizia.

Trascorso il tempo, gratta con la spazzola d'acciaio la  griglia, a meno che la stessa  non abbia un rivestimento antiaderente. Alla fine risciacqua abbondantemente l’interno del barbecue. Per lo sporco più leggero ,  diciamo pure morbido, basterà una spugnetta  per pentole  intrisa e ben strizzata  di detergente .


 Una volta terminato il tutto, per proteggere il barbecue  dalla ruggine e dai problemi che può  comportare il  tempo di non utilizzo  dellassalo  sulla griglia . Alla fine copri  con un telo l’intero barbecuo stesso  immergi un foglio di carta assorbente nell’olio e pe e depositalo nel garage in attesa del ritorno  della bella stagione.

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6 agosto 2016 6 06 /08 /agosto /2016 11:22
Come smettere di sudare: interventi  naturali

Appartieni a quella schiera d’individui che sudano spesso durante il giorno? Saprai senza dubbio che sudare rientra nella normalità del nostro corpo.

Infatti, come già detto in precedenti post, esso è un mezzo di difesa utile e funzionale contro un eventuale eccessivo surriscaldamento del nostro organismo e un valido aiuto ad espellere le tossine. In parole povere assolve ad una funzione importantissimo per mantenerci in buona salute. Niente quindi di patologico o di anormale!

Sia nella sudorazione eccessiva che in quella cosiddetta normale, sappi che puoi benissimo intervenire per smettere di sudare. Infatti ci sono molti rimedi efficaci che ti enuncerò via via in questo post per poter raggiungere, se vuoi, l’obiettivo dianzi detto.

 

COME INTERVENIRE
Innanzitutto cerca di debellare dal tuo guardaroba tutti quegli indumenti che sono fatti di materiale sintetico e indossa solo capi in fibre naturali , di tessuto traspirante in cotone o in lino, possibilmente ampi e di tonalità molto chiara specie di giorno.

Saprai senza dubbio che gli abiti scuri tendono ad immagazzinare molto calore mentre quelli chiari a respingerlo.

 

ABITI SMESSI

Una volta indossati gli abiti per assolvere ai tuoi impegni giornalieri, di ritorno a casa, non buttarli nel cesto della biancheria, ma mettili al più presto in ammollo, cioè in acqua tiepida con aggiunta di abbondante aceto di mele o aceto bianco o anche candeggina per colorati e delicati. Lascia che vi sostino per parecchie ore.

Questa procedura ha lo scopo di uccidere completamente i batteri del sudore, di non farli proliferare nel tessuto stesso, cosa che invece avviene se li metti direttamente nel cesto della biancheria o direttamente in lavatrice . Se non hai tempo successivamente di lavarli o vuoi attendere un carico maggiore di panni ti basterà, dopo l’ammollo asciugarli all’aria e poi riporli nel cesto in attesa del lavaggio.

 

IGIENE PERSONALE

Intervieni anche nella tua igiene personale, cercando, se già non lo fai , di effettuare una doccia al giorno usando un sapone antibatterico e magari di arrivare a farti anche due docce se ci sono giornate di grande canicola. In questo modo ti sbarazzerai di un buon numero di batteri e conseguentemente il tuo sudore diminuirà alla grande.
Ricordati oltremodo che una buona depilazione, specie sotto le ascelle , coadiuva alla grande a non farti sudare durante il giorno, perché i peli sono la causa di maggiore proliferazione batterica.

 

ANTITRASPIRANTE

Per arrestare la tua sudorazione fai uso di un antiaspirante che è cosa ben diversa da un normale deodorante. Quest’ultimo infatti assolve ad una funzione prettamente temporanea, mettendo una semplice pezza sull’ odore senza influire per niente sulla traspirazione laddove invece l’antiaspirante diminuisce la quantità del tuo sudare bloccando l’azione delle ghiandole sudoripare. Se questo è vero, è pur verol secondo alcune ricerche, non supportate però  da altri studi, che l’antiaspirante, in quanto contenente alluminio e zirconio, aumenterebbe il rischio di carcinomi mammari e della malattia dell'Alzheimer.

In effetti al momento non vi sono prove a sostegno di queste teorie “catastrofiste” e non pochi studi ne smentiscono la correlazione!
Di antiaspiranti in commercio se ne trovano per diversi tipi di pelle, e sono creati anche per aree specifiche del nostro corpo. Al bisogno ce ne sono, ad esempio, per la zona ascellare, per quella dorsale, per il collo, per le mani , i piedi e non ultima per la fronte. Per quanto attiene al tipo di alimentazione da seguire per bloccare il sudore ne abbiamo già parlato ampiamente in altri post sempre sulla sudorazione.

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4 agosto 2016 4 04 /08 /agosto /2016 20:13

<Le borse e le occhiaie, contrariamente a quanto si può pensare, non sono un problema estetico prettamente femminile, ma investono non poco anche gli uomini. Le borse compaiono massimamente via via che l’età avanza, senza per questo escluderne la presenza anche in giovane età.

CAUSE

Quale la causa principale che determina la formazione delle “borse” sotto agli occhi? Quando la cute delle palpebre, molto più sottile e delicata delle altre zone del nostro viso, nonché i muscoli facciali perdono elasticità e tono ecco che il tessuto adiposo precedentemente in sede, perché sostenuto a dovere dal setto orbitario e dal muscolo orbicolare. fuoriesce dal suo loco e si sposta nella zona delle palpebre inferiori determinandone un gonfiore che può accentuarsi anche a seguito di accumulo di liquidi nella sacca.

E come si spiegano le occhiaie? Come è stato già detto in precedenza a proposito delle borse sotto gli occhi, la pelle delle palpebre è talmente sottile da far intravedere all’esterno, in determinate situazioni, il colore bluastro del sangue che scorre nei capillari o anche un eventuale stasi e rallentamento dello stesso flusso sanguigno. Questo accade massimamente durante il ciclo mestruale, in caso di abuso di fumo e alcol, oppure quando si è particolarmente stanchi o si è dormito poco e anche molto male.
E ritorniamo alle inestetiche borse palpebrali! Quando queste si gonfiano inevitabilmente il nostro sguardo appare vecchio e smorto e gli occhi stanchi. Ma come gestire il problema delle borse?


INTERVENTI SULLO STILE DI VITA
Senza dubbio la prima cosa da fare sarebbe quella di rivedere, e se è il caso correggere, il nostro stile di vita. Con coraggio e costanza bandiamo da noi in primis l’alcol e le sigarette. Nell’alimentazione diciamo no al sale, al caffè , allo zucchero bianco, ai dolci e non ultimi agli insaccati e alle bibite gassate. 

Tutti questi alimenti menzionati sono da bandire per il semplice motivo che fanno aumentare gli acidi urici e i residui azotati. Volgiamo la nostra attenzione alle verdure fresche di stagione, alla frutta e ai cereali. E' molto importante bere  tanta ma tanta acqua. Se eventualmente soffri di occhiaie e di borse sappi che ci sono dei rimedi casalinghi efficaci che in un battibaleno possono darti un aspetto confortevole e presentabile, in special modo se devi recarti ad un evento importante.


TRATTAMENTI RAPIDI EFFICACI
PER LE BORSE
Vediamo quali trattamenti rapidi efficaci ci sarebbero da porre in campo sia per le borse che per le occhiaie. Cominciano dalle borse palpebrali.
Prepara una maschera a base di purè di mele e applicane una cucchiaiata sugli occhi. Copri il tutto con una benda e lascia che agisca massimo per una mezzora e anche meno.
Seguendo la stessa procedura puoi fare uso anche di semplici dischetti di cotone imbevuti nel latte freddo e strizzati.

Un altro intervento rapido per sgonfiare le borse è quello dei due cucchiaini, o cucchiai come si preferisce, posti per un’ora nel congelatore perché abbiano a ben raffreddarsi. Una volta pronti, la procedura è semplicissima: posizionali su entrambi gli occhi o una alla volta dal lato arrotondato. Sappi che il freddo in genere serve a riattivare la circolazione del microcircolo preposto al contorno occhi. Appena i cucchiai si saranno riscaldati deponili. Puoi operare alla stessa maniera per circa una decina di minuti anche con un cubetto di ghiaccio avvolto ben bene in un sacchetto di plastica per alimenti sempre magari un occhio per volta.

Se non riesci a resisterlo ti basterà passarlo e ripassarlo più volte sulla zona interessata dalle borse.


TRATTAMENTI RAPIDI PER LE OCCHIAIE
Se invece vuoi schiarire le occhiaie l’applicazione di dischetti imbevuti del succo del limone o del succo di pomodoro è senza dubbio un rimedio efficacissimo. Va benissimo anche un trito di foglie di menta tenuto sugli occhi per circa 5-10 minuti.

 

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25 luglio 2016 1 25 /07 /luglio /2016 20:25

Il cerume, prodotto dalle ghiandole ceruminose auricolari, in sè e per sé, è da considerarsi una vera e propria barriera protettiva contro i batteri , la polvere e quant’altro possa penetrare dall’esterno nelle nostre orecchie. A tutti gli effetti svolgerebbe un’azione autopulente del condotto uditivo evitandoci delle vere e proprie infezioni. Allorquando però si presenta in quantità eccessiva esso può formare dei tappi particolarmente duri e maleodoranti. In questi casi non proviamo mai a liberarci di esso con i famosi cotton fioc, i bastoncini tampone in cotone, perché questi non farebbero altro che spingere vieppiù in fondo al condotto uditivo il cerume, con delle ripercussioni non lievi, quali una certa riduzione della capacità uditiva fino alla sordità, degli stati di dolore,dei fastidiosi ronzii e non ultime le vertigini. I rimedi per rimuovere il cerume eccessivo invece sono di ben altro tipo e tutti casalinghi molto sbrigativi ed efficaci Ne menzioniamo alcuni.

RIMEDI

Il primo intervento che si può mettere in campo chiama in causa il sale, un ingrediente che nella nostra cucina abbonda parecchio. Dovremmo con esso approntare una SOLUZIONE SALINA. In che modo?

Prendiamo un piccolo recipiente e versiamoci all’interno mezzo bicchiere o mezza tazza di acqua tiepida insieme a un cucchiaino di sale. Mescoliamo ben bene la soluzione fino allo scioglimento di quest’ultimo. Muniti ora di un contagocce o anche di una siringa senza ago aspiriamo un po’ della soluzione approntata. Comodamente seduti, incliniamo alquanto la testa sulla spalla in modo da avere l’orecchio ben in alto. Prendiamo il contagocce o la siringa contenente la soluzione salina e spruzziamola nell’orecchio. Attendiamo qualche minuto in questa posizione e poi incliniamo la testa a lato opposto e lasciamo che la soluzione immessa defluisca fuori dall’orecchio.

Un altro rimedio farebbe uso invece di OLIO MINERALE ( quello della Johnson's Baby) oppure dell’olio di paraffina o ancora dell’ OLIO DI OLIVA. Basterà versarne a scelta uno di questi oli in un cucchiaio, mettere questi sopra una candela accesa perché si riscaldi appena (sui 36/37 gradi, a temperatura corporea). Aspiriamolo poi con un contagocce e, posizionati con la testa come indicato sopra, spruzziamolo nel condotto uditivo. Attendiamo un po’ che agisca e poi come in precedenza facciamolo defluire all’esterno. Con questa semplice e rapida operazione la “rimozione cerume” andrà in porto perfettamente!

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26 maggio 2016 4 26 /05 /maggio /2016 19:24
Come cancellare le impronte dei piedi sulle suole delle  scarpe
D’estate si è soliti fare uso di scarpe molto aperte o di sandali. Spesso però dopo un certo uso dobbiamo purtroppo constatare che sulla suola interna delle stesse si sono formate dei segni a mo’ d’impronte delle dita dei nostri piedi. Come rimuovere questi segni antiestetici pieni di batteri, specie a fine stagione quando ci accingiamo a riporle per riutilizzarle per il prossimo anno?
COME INTERVENIRE
Innanzitutto muniamoci di una spugna inumidita con acqua di rubinetto e passiamola su tutta la suola, insistendo alquanto sulle varie impronte di dita del piede. Successivamente approntiamo una specie di scrub. Mescoliamo per bene in un piccolo recipiente mezzo limone e un paio di cucchiai do bicarbonato di sodio. Lavoriamo questo composto fino ad ottenere una specie di crema alquanto granulosa. Stendiamo quest’ultima sulla suola delle scarpe e con uno spazzolino da denti sfreghiamo molto delicatamente le macchie. Indi lasciamo che il composto agisca per una quindicina di minuti. Trascorso questo tempo cerchiamo di asportare la crema raschiandola delicatamente con un cucchiaino. Alla fine non ci resta che inumidire e strizzare ben bene una spugna più e più volte per eliminare completamente eventuali residui di crema. Poniamo ora i nostri sandali in un luogo arieggiato e attendiamone l’asciugatura lontano da fonti di calore.

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2 giugno 2015 2 02 /06 /giugno /2015 12:03

Tutti noi sappiamo cosa siano le occhiaie. Quante volte, alzate dal letto, ci siamo ritrovate sotto gli occhi quegli inestetici aloni scuri tendenti al bluastro a causa di una vasodilatazione dei capillari della palpebra. Le occhiaie altro non sarebbero che un disturbo del microcircolo periferico. Non è raro che a questo inestetismo se ne accompagni un altro che rende il primo ancora più evidente e marcato: il famoso rigonfiamento della cute.
Le occhiaie non risparmiano nessuno a cominciare dalla giovane che ha superato da poco il ventennio fino alla donna in tarda età. In massima parte sono dovute ad un errato stile di vita condotto all’insegna del fumo, di una cattiva alimentazione, di giornate stressanti, di lunghe esposizioni al sole e di carenza di sonno. Ci riferiamo ovviamente al tipo di occhiaie non congenite, ma transitorie.
Allorquando si presenta questo inestetismo, diciamo pure poco gradito e accettato dalle donne, è possibile intervenire con trattamenti molto naturali, con un “fai da te” rapido ed economico, senza sieri o gel particolari che si trovano sul mercato. Uno dei tanti cosmetici naturali, ad esempio, che fa miracoli in quanto a sollievo per gli occhi stanchi e le occhiaie è la patata. Questo il procedimento.

 

 COME PROCEDERE
Munisciti di una patata fresca, a polpa soda. Evita assolutamente quelle di tipo farinoso come la Santè, la Desireè, la Victoria (per nominarne solo alcune). Con un pelapatate e altro sbucciala e tagliala a dischetti abbastanza sottili, di circa 2 cm. Puoi anche grattugiarla formando delle scaglie. Metti le rondelle o le scaglie per un attimo in frigo.
Nel frattempo spalma intorno alle occhiaie qualche goccia di olio di oliva. Preleva pure i dischetti di patate dal frigo e,  distesa sul divano, ponile sugli occhi chiusi per una ventina di minuti. Scaduto il tempo, detergi a dovere la zona intorno all’occhio e tutto il viso. Ti basterà fare questo tipo di intervento una volta al giorno, magari di sera per vedere scomparire e schiarirsi, grazie all’amido contenuto nelle patate, le tue antiestetiche occhiaie e perché no…anche il gonfiore!

 

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14 settembre 2014 7 14 /09 /settembre /2014 20:18

L’aceto di sidro di mele: ecco oggi la panacea per molti problemi salutistici e non!!...… Per poter gestire le crisi emorroidarie spesso si fa ricorso, tra i tanti rimedi naturali, proprio all’aceto di mele. Quanti soffrono di questo problema, e non sono certamente pochi , sanno cosa significhi sentirsi alleviare i dolori lancinanti e arrestare il sanguinamento delle vene infiammatesi, e perciò stesso “rigonfiatesi “ per l’afflusso di sangue all’interno o all’esterno del canale anale.

E il tutto specie durante l’atto della defecazione, ma non solo! Purtroppo le cause della malattia emorroidaria hanno origini alquanto poco note, i fattori che coadiuvano all’instaurazione della stessa, o quanto meno a favorirne le crisi, sono di varia natura.

Si va da quelle di ordine ereditario fino ad un’alimentazione errata e a tanto altro ancora.

Come si può agire positivamente sugli emorroidi con l’aceto di mele? In due modi differenti. Uno interno e l’altro esterno.

Per gestire le crisi emorragiche, dando altresì sollievo al dolore, è sufficiente assumere una piccola quantità di aceto di mele, diluita con acqua, dopo ogni pasto, due o 3 volte al giorno. Si può gestire la crisi anche intervenendo dall’esterno, cioè applicando l’aceto di mele direttamente sulle emorroidi.

Sarà sufficiente mettere su un batuffolo di cotone o anche su dei dischetti struccanti, imbevuti e ben strizzati d’acqua, alcune gocce di aceto di sidro di mele e applicarli successivamente sulla zona infiammata, una volta ben detersa, per due o 3 volte al giorno per una settimana.

Operando in tal guisa, in breve tempo, non solo ci si vedrà ridurre il volume degli emorroidi, ma anche arrestare il sanguinamento e il conseguente prurito, non disgiunto ovviamente da uno alleggerimento e liberazione dal dolore.

 

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6 aprile 2014 7 06 /04 /aprile /2014 20:09

La pelle, in quanto organo molto esteso,  è deputata e chiamata ad assolvere a svariati ruoli nell’architettura del corpo umano. Oltre alla funzione ben nota di barriera protettiva tra noi e il mondo esterno, essa assolve ad un ruolo termoregolatore, sensoriale, respiratorio, riproduttivo e via discorrendo. Dal tutto è facile evincere l’esistenza di uno stretto rapporto tra la  “salute” della pelle e quella dell’intero organismo.

Il suo "status" infatti può dirsi il termometro del nostro benessere. In ragione e in forza di ciò è doveroso che a questo organo siano rivolte tutte le attenzioni e le cure possibili. Fra le tante ci soffermeremo, in questo post, su quella molto importante dell'idratazione. Per evitare che la pelle diventi rugosa, secca, raggrinzita, con tendenza a desquamarsi, a screpolarsi, ad arrossarsi e ad irritarsi con sintomi poco piacevoli quali bruciori, pruriti, brufoli, a dritto e a manca, bisogna essere attenti a fornirle un livello continuo e sufficiente di umidità.

FATTORI  DI DISIDRATAZIONE

Al di là di quelle che possono essere le nostre disposizioni genetiche, che pure hanno un certo peso su questo fenomeno, ci sono tanti fattori che coadiuvano al processo di disidratazione della pelle, alterandone le riserve idriche come, ad esempio, i raggi ultravioletti, la sudorazione eccessiva, l'uso di saponi non neutri, l'aggressione di agenti climatici (venti di una certa intensità, caldo afoso, freddo, aria condizionata, inquinamento, scarsa umidità nell’ambiente e via di seguito).

A causa di tutti  questi fattori avversi, e di tanti altri non menzionati, la pelle tende a perdere più acqua di quanta ne riesca a "catturare" lungo il suo migrare tra i vari strati del nostro corpo. E  allora cosa succede? Le cellule, una volta in presenza di deficit d'acqua, sono costrette a un rallentamento dell'attività di protezione dell'organismo, nonché dei tanti ruoli cui sono deputate. Ma quali sarebbero le aree maggiormente esposte al fenomeno della disidratazione? Il viso, le labbra e le mani.

Cosa possiamo fare per avere la nostra pelle sempre idratata, defenestrando in qualsiasi momento un'eventuale scarso livello di umidità della stessa con tutte le conseguenze del caso? Per una idratazione che parta dall’interno i dermatologi consigliano massimamente di bere molta acqua, nella quantità giornaliera di almeno un paio di litri. Vanno bene  tutti i tipi di acqua.

ALIMENTAZIONE

Importante  è anche porre in campo un’alimentazione appropriata, consumando un quantitativo adeguato di frutta, verdure, tè, zuppe, tisane, cereali integrati, legumi, miele, yogurt, noci e nocciole. Per evitare poi che la pelle perda una parte della sua umidità "catturata" è buona norma non fare lavaggi con acqua troppo calda, non sostare sotto la doccia  di acqua tiepida più di 10 minuti, fare uso massimamente di saponi a PH neutro ed esfolianti molto delicati  (preferibilmente fatti in casa con sostanze naturali, non aggressive),  umidificare continuamente l’ambiente in cui si vive, ponendo ciotole piene di acqua sui radiatori.

Se si è poi nell’atto di uscire  di casa, sia d’inverno che d’estate, ricordarsi di proteggere la pelle con delle creme solari. Per una idratazione che parta dall’esterno, escludendo i prodotti in commercio, si consiglia massimamente di  fare uso di rimedi naturali, di quelli cioè che, al tempo delle nostre nonne, funzionavano davvero. Per saperne di più in merito, clicca qui:  Come avere una pelle tonica e luminosa con rimedi naturali

 

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27 febbraio 2014 4 27 /02 /febbraio /2014 17:10

Un crampo, in qualsiasi parte del nostro corpo si presenti, siano esse gambe, polpacci, piedi, inguine, dita delle mani ecc...ha  sempre  le stesse “fattezze”. E’ uno spasmo violento, molto doloroso e del tutto involontario che colpisce principalmente in fase di riposo, magari durante la notte oppure, in caso di sports, di giorno durante un allenamento troppo spossante e sfibrante o in fase attiva di gioco.

Pare che a farne massimamente le spese siano però  i poveri anziani, specie a livello di polpacci e di dita della mano! Perché ti chiederai? Perché con l’avanzare dell’età il muscolo comincia a perdere la  sua massa muscolare e con l’inattività inizia la sua atrofizzazione. Tuttavia va evidenziato che, benchè il rischio  di avere crampi aumenti con l’età,  tuttavia non per questo ne sarebbero esenti  i bambini, gli adulti e le donne in stato di gestazione.

 

COME E PERCHE' SI HA UN CRAMPO.

Devi sapere che  circa la metà del nostro peso corporeo è da attribuire ad un  numero non indifferente di muscoli, presenti nell’organismo.

Essi sarebbero preposti a farci muovere e a  svolgere moltissime altre  azioni.  In che modo? I muscoli sarebbero legati alle ossa del corpo per mezzo di tendini e legamenti vari e riceverebbero ordini di movimento direttamente dal cervello,  grazie e in virtù  dei cosiddetti impulsi nervosi a carattere elettrico. Quando un impulso nervoso elettrico  raggiunge il muscolo, non fa altro che ordinare alle fibre di cui lo stesso  si compone di fare una determinata azione come ad esempio: chiudere ed estendere le dita della mano, chiudere ed aprire gli occhi, piegare o stendere la gambe ecc.. .

Bene, il “crampo” altro non sarebbe che una contrazione involontaria anomala, causata da uno o più fattori, che spingerebbe il muscolo a reagire alle normali contrazioni. Tra i  fattori dell'insorgenza dei crampi ci sarebbero , ad esempio, l' età avanzata, il freddo, lo squilibrio elettrolitico, un affaticamento muscolare, un deficit di potassio e magnesio,  l’abuso di alcool, di caffè, di the o l’assunzione di particolari farmaci. 

Se vuoi conoscere come prevenirli e quali interventi adottare in fase di attacco, per lenirne il dolore,  leggi qua:  Come intervenire in caso di crampi alle gambe

 

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28 gennaio 2014 2 28 /01 /gennaio /2014 12:31

 

Da più parti giungono, oggi, voci entusiastiche  di “celebrazione “ dell’olio di cocco e dei   suoi   sorprendenti benefici  salutistici. Tutto questo in netto contrasto con quanto si è pensato  nel passato quando lo stesso è stato defenestrato dall’alimentazione, aborrito ed esecrato perché  particolarmente  ricco di grassi saturi e perciò stesso ritenuto  fortemente dannoso nello specifico alle arterie per il  pericolo di occlusione delle  stesse. Recenti studi invece pare che abbiano  riabilitato appieno  tutti gli alimenti contenenti  grassi saturi di media catena  come l’olio di cocco, differenziandoli  completamente  da quelli  a lunga catena   senza dubbio  dannosi.  In parole povere  l’odierna ricerca medica  ci dice che  i grassi saturi  a  media catena  vengono metabolizzati dal corpo in modo del tutto diverso da quelli a lunga catena e perciò sono  privi  di qualsiasi effetto ipercolesterolemizzante. Anzi!... 

 

BENEFICI IN VARI CAMPI

Anzi….l'olio di cocco avrebbe il grosso vantaggio di ridurre il colesterolo cattivo (il famoso LDL) e di innalzare quello buono (HDL), con l’aggiunta che , in campo alimentare, esso sarebbe un ottimo nutriente per tutti, ma, ancor più, per quelle persone  affette  da gravi patologie cardiovascolari e respiratorie. E’  stato accertato ampiamente  che  tutte quelle popolazioni  appartenenti al mondo tradizionale tropicale, avente per base nell’alimentazione l’olio delle noci di cocco e quindi  grassi saturi a media catena, sarebbero   esenti  da  patologie cardiache e  paleserebbero  una salute di gran lunga superiore a quanti non ne farebbero  uso nell’alimentazione.

Ma i  benefici dell’olio di cocco andrebbero ben oltre il campo dell’alimentazione  e della colesterolemia. Il  suo raggio di azione  investirebbe molti altri campi vitali. Si parla  infatti dei suoi effetti benefici  nel campo del dimagrimento,  in quello della salute dentale,  della ristrutturazione dei capelli danneggiati, dell’idratazione della pelle e del conseguente invecchiamento,  della lotta contro l’alito cattivo e, non ultimo,  contro il diabete. 

L’olio di cocco peraltro risulterebbe  essere, non a caso, un componente importante anche  nella produzione di cosmetici,  a livello di  balsami, di shampi  antiforfora e  di  tanti altri  prodotti.  Da anni viene  impiegato  anche nell’ industria farmaceutica.  Sono tanti e tali  i suoi  benefici  da  farlo definire  da più parti un “elisir di lunga vita”. 

 

QUALE IL SEGRETO?

A questo punto verrebbe  facile una domanda: “Ma in che risiederebbe  il suo segreto?”  Nient’altro che nella presenza, per quasi il 50%, di un grasso saturo ritenuto assai “miracoloso”, che in natura si ritrova massimamente nel latte materno umano.  Il suo nome sarebbe  “acido laurico”. Questi, una volta ingerito, si convertirebbe in  monolaurina,  una sostanza con  proprietà antifungine, antimicrobiche e antivirali non indifferenti, in grado di distruggere addirittura, tra i tanti virus, anche quello dell’ HIV.  Un ultima informazione. L’olio di cocco lo si può acquistare nei negozi di erboristeria, nei supermercati e anche online.

 

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